AntropologiaArteCollezioneReadymadeMishka Henner

Quei puntini neri che vedete nella serie di fotografie scelte dall’immenso patrimonio di Google Earth da Mishka Henner (*) per il suo progetto Feedlots sono animali, per l’esattezza bovini. Una vacca impiega in media, in una condizione naturale, cinque anni per raggiungere il suo peso maturo, pronta per la macellazione e la lavorazione. Oggi, gli allevamenti intensivi riescono a ridurre questo tempo a meno di 18 mesi. Una tale velocità richiede ormoni della crescita e antibiotici nella dieta delle mucche e un’architettura efficiente delle fattorie intensive (ad esempio per calcolare il numero massimo di bovini che può entrare in ogni recinto, la dimensione minima dei canali di deflusso che trasportano le migliaia di tonnellate di urina e letame e la composizione delle sostanze chimiche necessarie per abbattere i rifiuti). L’industria della carne e lo sfruttamento intensivo degli animali è un argomento che mi sta molto a cuore, queste immagini – peraltro ipnotiche, bellissime e affascinanti – non sono solo il ritratto di fattorie gigantesche ma anche la radiografia allarmante e orrorifica di un atteggiamento pericolosamente sbagliato verso la vita e la morte della nostra cultura contemporanea.

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«Nelle mie opere c’è molto giudizio ma sto attento a non dare lezioni al mio pubblico. L’arte dovrebbe essere provocatoria, non polemica. Voglio mettere lo spettatore davanti alla realtà che ha sotto gli occhi e che torni a casa con una nuova coscienza.»

Mishka Henner

Feedlots, Coronado Feeders, Dalhart, Texas

(*) Mishka Henner vive a lavora a Manchester. Laureato in sociologia utilizza strumenti come Youtube e Google Earth e materiale prodotto da altri come punto di partenza per la sua ricerca e sperimentazione fotografica e le sue serie costruite sul principio di accumulazione.