Mescolanze
Possiamo paragonare il sistema dell’arte più a un mondo di erbacce oppure a uno di coltivazioni intensive?
Possiamo paragonare il sistema dell’arte più a un mondo di erbacce oppure a uno di coltivazioni intensive?
La letteratura sul colore è vastissima: il colore è un argomento, per tutti, non solo per gli addetti ai lavori, tanto affascinante quanto sconfinato.
«C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore.
Ciudad Juárez, in Messico, ovvero la Città del Male, è una delle più violente dell’intero pianeta, un’area della Terra percepita come la vergogna del Messico.
Quei puntini neri che vedete nella serie di fotografie scelte dall’immenso patrimonio di Google Earth da Mishka Henner (*) per il suo progetto Feedlots sono animali, per l’esattezza bovini.
«Tutto avviene alla superficie in un cristallo che si sviluppa soltanto sui bordi, senza dubbio ciò non vale per un organismo; quest’ultimo non cessa di raccogliersi in uno spazio interno, come pure di espandersi nello spazio esterno, di assimilare ed esteriorizzare.
Il progetto Dear Climate è stato fondato nel 2012 da Una Chaudhuri, Fritz Ertl, Oliver Kellhammer e Marina Zurkow.
«L’Arte vive attraverso l’immaginazione delle persone che la guardano. Senza questo contatto, l’arte non esiste.
«Dio è il braccio, il caso è la fionda, l’uomo è il sasso. Provate a resistere, una volta lanciati.»
«Per chi sa osservare, tutto è arte. La natura, la città, l’uomo, il paesaggio, l’atmosfera, ciò che chiamiamo “umore”, e, infine e soprattutto, la luce. Peraltro, tutti conoscono l’arte degli artisti, quella firmata.