Collezione-Grazioli

Bricoleur e bricolage

Mentre nel 1961 si tiene la grande mostra “The art of Assemblage” al Museum of Modern Art di New York, che riconosce premurosamente il percorso che dal collage ha portato al nuovo esito tridimensionale e bricoleur che Rauschenberg sta sviluppando,…

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il-giardino-del-Mediterraneo

Natura, storia e contemplazione

«Sul tetto dell’isola non si sosta tra i corbezzoli e i mirti a contemplare un’«ampia e bella veduta qual può abbracciarsi con lo sguardo» – stando alla definizione di «panorama» da parte del dizionario Treccani –, o a scrutare uno…

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arte-ambiente-ecologia

Sognare il mondo

«Fin dagli anni Novanta, le nuove tecnologie hanno giocato un ruolo essenziale nell’intento di rendere percepibile l’Antropocene, rappresentandone anche gli aspetti invisibili per creare nuova consapevolezza.

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Jacob_Origini_tecnologiche_paesaggio

Uno sguardo scopico

«L’etimologia del paesaggio rinvia, attraverso il sostantivo “paese”, al latino pango. Il suo significato – io pianto, fisso, stabilisco – evoca il fatto di conficcare e fissare un palo (palus) nel terreno.

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Palazzi Perduti

Nei suoi celebri Passages Walter Benjamin si interroga su come l’uomo nel XIX secolo possa risolvere il suo bisogno di uno spazio interno, il più arcaico dei bisogni, necessario per immunizzare e proteggere l’esistenza attraverso la costruzione di isole protettive.

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Teoria e pratica del ready-made

Contro la profondità

«Tutto avviene alla superficie in un cristallo che si sviluppa soltanto sui bordi, senza dubbio ciò non vale per un organismo; quest’ultimo non cessa di raccogliersi in uno spazio interno, come pure di espandersi nello spazio esterno, di assimilare ed esteriorizzare.

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Tim Ingold, Making

Sul fare

«Ma se gli oggetti sono di fronte a noi, le cose sono con noi. Ogni cosa, secondo Heidegger, è un aggregarsi di materiali in movimento.

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clement-arte-involontaria-2

A come Arte involontaria

«Per chi sa osservare, tutto è arte. La natura, la città, l’uomo, il paesaggio, l’atmosfera, ciò che chiamiamo “umore”, e, infine e soprattutto, la luce. Peraltro, tutti conoscono l’arte degli artisti, quella firmata.

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